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Russia: affonda peschereccio, 56 morti e 13 dispersi

Urto con ghiaccio o sovrappeso della rete tra cause naufragio

02 aprile, 19:05
Russia: affonda peschereccio, almeno 50 morti Russia: affonda peschereccio, almeno 50 morti

 (di Claudio Salvalaggio) (ANSA) - MOSCA, 2 APR - Almeno 56 morti e 13 dispersi: e' il bilancio dell'ultima tragedia dei mari, la piu' grave capitata in Russia negli ultimi anni ad un peschereccio, in questo caso il Dalniy Vostok, affondato in 15 minuti nelle gelide acque del mare di Okhotsk, al largo della penisola della Kamciatka, estremo oriente russo. Tra le vittime anche il capitano, che non ha fatto in tempo neppure a lanciare l'sos, mentre altri 63 marinai sono stati tratti in salvo ma una decina e' in grave condizioni per ipotermia. La maggioranza dell'equipaggio era russa (78) e del Mayanmair (42), gli altri arrivavano dalla repubblica di Vanuatu (5), dall'Ucraina (4) e dalla Lettonia (3). Gigantesca l'operazione di soccorso, che ha coinvolto 1.397 uomini, 26 navi, aerei ed elicotteri. Tra le dieci ipotesi dell'incidente, la collisione con un blocco di ghiaccio galleggiante e l'eccesso di carico o lo sbilanciamento della nave per aver issato a bordo una rete a strascico di 80 tonnellate senza adeguata zavorra e con i serbatoi quasi vuoti. Il Dalniy Vostok era un vecchio gigante dei mari, un peschereccio-congelatore di 26 anni con una stazza di 5700 tonnellate, una lunghezza di 104 metri e una larghezza di 16. Era partito il 3 gennaio scorso dal porto di Vladivostok e ieri mattina era ancora in navigazione quando improvvisamente, verso le 9 ora locale (le 23 in Italia), a 250 km a sud della citta' di Magadan, ha cominciato a inclinarsi e a inabissarsi rapidamente mentre veniva tirata a bordo una enorme e pesantissima rete a strascico piena di aringhe e merluzzi. Molti hanno usato le scialuppe di salvataggio ma tanti sono finiti in acque che non perdonano, con temperature vicine allo zero, dove e' possibile sopravvivere al massimo per 20 minuti. I soccorsi sono stati tempestivi e riprenderanno dopo la notte in una zona di 8500 kmq, ma ci sono poche speranze di trovare ancora vivi i 13 dispersi. La protezione civile ha suggerito l'ipotesi che il vascello possa aver urtato un blocco di ghiaccio e che la falla abbia allagato la sala motori. Ma il governatore facente funzioni dell'isola di Sakhalin, Oleg Kozhemiako, ha evocato la tesi della violazione delle regole di sicurezza per un sovraccarico che avrebbe sbilanciato la nave. Il vascello, del valore di 30 milioni di dollari, era intestato ad una società russa, Maghellan, con sede nel porto di Nevesk, nella regione di Sakhalin. Secondo Piotr Osishanki, presidente dell'associazione Capitani di mare dell'estremo oriente, l'ultima volta che il Dalniy Vostok aveva attraccato in Russia, in gennaio, aveva meno di 70 marinai: probabilmente, ha aggiunto, gli altri, imbarcati successivamente, lavoravano illegalmente. Putin ha mandato le sue condoglianze e ha ordinato che siano prese tutte le misure necessarie per assistere i sopravvissuti e i parenti della vittime. L'ultima tragedia navale russa risale al luglio 2011, quando un vetusto battello turistico affondo' nel Volga causando 122 morti. Oltre 50 persone invece morirono nel dicembre successivo per l'affondamento in piena tempesta di una piattaforma petrolifera mentre veniva trainata nello stesso mare di Okhotsk. (ANSA).

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