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Federagenti, porti abruzzesi con Civitavecchia? Assurdo

"motivazioni fantascientifiche di questa scelta"

31 luglio, 14:34
Il porto di Pescara Il porto di Pescara

 L'idea che i porti abruzzesi di Pescara e in particolare Ortona debbano essere "staccati" dalle competenze dell'Autorità di Sistema Portuale che fa capo ad Ancona, per essere "spostati" sotto l'Autorità di Civitavecchia, non è solo assurda, è anche paradossale, in un Paese come l'Italia che proprio nella portualità ha ben altri problemi, seri, da risolvere. Così si è espressa Federagenti, criticando non solo l'ipotesi progettuale di uno sganciamento dell'Abruzzo dalle Marche per favorire un aggregazione con il Lazio, ma anche e specialmente le "motivazioni fantascientifiche di questa scelta, che ovviamente provocherebbe una dispersione di risorse, tempi burocratici infiniti e il blocco di tutti i lavori previsti nei porti abruzzesi". "La motivazione sarebbe l'attivazione di una sorta di nuovo Corridoio europeo che favorisca la creazione di un asse di traffico fra Barcellona, Civitavecchia, Ortona e il porto croato di Ploce. Il tutto in assenza - sottolinea Federagenti - di traffici in essere fra Ortona e Ploce nonché di collegamenti efficienti fra Tirreno e Adriatico. Secondo la Federazione degli agenti marittimi, che invita sia i vertici della Regione Abruzzo sia quelli di alcune Associazioni imprenditoriali che si sono "innamorati di un sogno" a concentrare gli sforzi su obiettivi fattibili, già i Corridoi Ten pianificati da due decenni faticano in Italia a diventare realtà. La proposta di un nuovo Corridoio forse meriterebbe riflessioni, un po' meno estive". (ANSA).

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