Porti: Grendi, pronti a investire a Cagliari ma crisi frena
Appello a istituzioni, "fare presto per attrarre transhipment"
15 giugno, 13:23"Auspichiamo vivamente che le istituzioni possano sbloccare nel più breve tempo possibile una situazione che rischia di soffocare l'economia locale - spiega Antonio Musso, ad di Grendi Trasporti Marittimi - L'auspicio è che si realizzino soluzioni che ancorino a questo porto anche i volumi legati al transhipment, visto che questo tipo di movimentazione delle merci a Cagliari sta vivendo una profonda crisi". Secondo Musso, "una delle spinte più importanti per lo sviluppo locale potrebbe essere data dall'abolizione del vincolo paesaggistico a salvaguardia di una spiaggia che di fatto oggi non esiste più e che circa 40 anni fa è divenuta un porto e che impedisce la realizzazione di qualsiasi opera in quest'area". Secondo l'ad di Grendi, infatti, "il Porto Canale è un'infrastruttura e un'opera industriale che può portare un grande sviluppo economico per la realtà di Cagliari e non solo, se si incentivassero adeguatamente i traffici commerciali di questo scalo su cui il mio gruppo ha investito finora e vuole continuare a fare".
Oggi il gruppo Grendi impiega nell'isola, tra diretti e indotto, 250 persone fra le sedi di Cagliari e Sassari: la realizzazione di un secondo magazzino potrebbe far crescere questo numero di 100 unità".(ANSA).