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Terminal Vado, per i sindacati è 'opportunità straordinaria'

Firmato accordo con APM e ZPMC sui livelli occupazionali

21 maggio, 20:39

 Che il nuovo terminal container di Vado Ligure, sviluppato e gestito - a partire dal prossimo 12 dicembre, quando entrerà ufficialmente in attività, anche se non ancora nella sua configurazione definitiva - da Apm Terminals Vado Ligure (50,1% Apm Terminals, 40% Cosco e 10% Qingdao Port) sia "una straordinaria opportunità capitata alla provincia di Savona e al territorio" sono le organizzazioni sindacali a sostenerlo. Così ha infatti dichiarato il segretario provinciale della Cgil Andrea Pasa, intervenuto insieme ai parigrado di Cisl e Uil, Claudio Bosio e Gianni Mazziotta, e al console dei portuali di Savona Alberto Panigo, alla firma di un documento congiunto sull'occupazione con Apm Vado Ligure e Zpmc Italia, filiale (basata proprio a Vado) del colosso cinese che alla piattaforma sta fornendo tutte le gru e i mezzi di sollevamento.

Già oggi le due società impiegano, come ha spiegato Paolo Cornetto, managing director di Apm Terminals Vado Ligure, "95 persone, di cui 77 Apm Terminals (al netto dei 157 occupati del vicino Reefer Terminal, anch'esso controllato da APM) e 18 Zpmc". Ma entrambe hanno importanti piani di sviluppo della forza lavoro, formalizzarti proprio nel documento firmato da aziende e sindacati: "Noi - ha proseguito Cornetto - arriveremo a 222 addetti alla fine di quest'anno, per salire poi a 229 nella prima metà del 2020 e a 258 nella seconda metà del prossimo anno, quando il terminal inizierà ad operare a pieno regime". Analogamente Zpmc Italia, come ha dettagliato l'ad Elio Crovetto, "dai 18 dipendenti attuali salirà, con la stessa scansione temporale, prima a 45 poi a 51 e infine, nella seconda metà del 2020, a 51". In totale si arriverà quindi a 309 nuovi assunti quando il terminal diventerà pienamente operativo.

In entrambi i casi, sia per Apm Terminals Vado Ligure, che opererà il terminal, sia per Zpmc Italia, che - primo caso tra le 36 filiali di Zpmc nel mondo - fornirà ai suoi clienti non solo le gru, ma anche una costante assistenza tecnica, "che - ha assicurato Crovetto - diventa fondamentali per un terminal come quello di Vado, caratterizzato da un grado di automazione molto elevato", la manodopera assunta sarà per quanto possibile tutta proveniente dal bacino della provincia di Savona.

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