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Via della Seta: Signorini, no a posizione dominante della Cina a Genova

Presidente Porto, progetti importanti, ma tuteliamo il mercato

16 aprile, 18:32

(ANSA) - GENOVA, 16 APR - "Nel sistema portuale di Genova e Savona non esiste il rischio che la Cina, come nessun altro soggetto, possa raggiungere una posizione dominante a danno del mercato e degli altri operatori". Lo ha assicurato il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini, intervenendo al convegno "Il Mediterraneo e la Via della Seta: dall'emergenza al rilancio della città", organizzato a Genova dell'associazione Centro in Europa.

"La Belt and Road Initiative è già una realtà in Europa da tempo, e l'Italia è solo il fanalino di coda per volume degli investimenti cinesi. A Genova dobbiamo chiederci: quali vantaggi ci può portare? Noi siamo sulla principale rotta marittima mondiale per i container, quella che collega il Far East con l' Europa, ma per attrarre traffico occorre fare investimenti molto onerosi su accessibilità nautica e terrestre".

"Si può anche decidere di non farli questi interventi - ha aggiunto Signorini - ma allora bisogna accettare di svolgere un ruolo di porto regionale, che è dignitosissimo, ma non consente in alcun modo di poter aspirare a competere con i grandi scali del Nord Europa".

Secondo il presidente dell'authority, che ha ammesso di ritenere validi alcuni dei dubbi espressi da più parti dopo la recente firma degli accordo bilaterali tra Italia e Cina (che coinvolgono direttamente anche il porto di Genova), "l'importante è non cedere ai cinesi, né a nessun altro, asset che consentano di assumere una posizione dominante in un porto.

Rischio che, nell' ambito del nostro sistema portuale, non esiste. A Vado ci sono Maersk, che è danese, e Cosco, che è cinese, al Vte di Prà c'è Psa, che è il porto di Singapore, mentre a Bettolo entro fine anno inizierà ad operare Msc, che è svizzera. Nessuno può avvicinarsi ad una posizione dominante".

(ANSA).

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