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Porti: Conftrasporto, il rilancio in 13 punti chiave

Associazione chiede un regolamento per le concessioni portuali

09 ottobre, 14:50
Crociere: MSC Seaview nel porto di Genova Crociere: MSC Seaview nel porto di Genova

 Si articola in 13 punti la proposta presentata da Conftrasporto per il "tagliando alla riforma del sistema portuale" necessaria al rilancio del settore secondo il segretario generale Pasquale Russo. Il primo punto riguarda la Conferenza Nazionale di Coordinamento delle Adsp, le Autorità di Sviluppo Portuale, che va "riportata alla configurazione originaria, ovvero uno strumento concepito per essere la sede preposta a definire la strategia e la programmazione nazionale". Quindi "andrebbe rafforzata la Direzione Porti del ministero delle Infrastrutture e Trasporti in modo da poter svolgere non solo il ruolo di vigilanza, ma anche la necessaria azione di armonizzazione nazionale delle procedure delle Autorità Portuali".

Il terzo punto riguarda la creazione di una "task force nazionale tra il Mit e il Ministero dell'Ambiente per fornire supporto alle Autorità di Sistema Portuale ai fini di un'omogenea implementazione nel territorio delle semplificazioni procedurali introdotte per la realizzazione degli escavi portuali". Inoltre "sarebbe auspicabile che il Mit e il Mef dessero indicazioni e direttive uniformi ai revisori dei conti, ai fini di una loro omogenea attività di vigilanza sull'attività delle Adsp, dedicando anche una precisa formazione per le specificità dei sistemi portuali". Russo chiede poi la creazione di "un cruscotto di monitoraggio degli aspetti previsionali di medio e lungo periodo e dei piani operativi triennali di tutte le autorità di sistema portuale", a cui affiancare "una maggiore omogeneizzazione delle procedure per la security portuale, affrontando anche il tema della cybersecurity". Tra i punti della proposta di Conftrasporto anche il "coordinamento dello sviluppo dei sistemi Its (Intelligent Transport System), evitando il replicarsi della esperienza dei port community system nati a macchia di leopardo con modelli profondamente differenziati da porto a porto". "In questo ambito complessivo della digitalizzazione - aggiunge - si dovrebbe ragionare sulla funzione e sulla missione della piattaforma logistica Uirnet in chiave futura".

Conftrasporto chiede l'emanazione del Regolamento sulle Concessioni Portuali, previsto dalla legge 84/94, prevedendo anche una collaborazione tra l'Art (Autorità di regolazione dei Trasporti) e la Direzione Porti del Mit per arrivare ad una rapida armonizzazione del sistema". "Non è tollerabile - spiega - la differenza tra porto e porto, anche della medesima Autorità di Sistema, in termini di durata delle concessioni, piani di impresa e importi dei canoni di concessione, differenze che alterano la concorrenza e favoriscono vere forme di speculazione". Sarebbe, inoltre "opportuno" attribuire all'Art "ruolo e competenze specifiche, non solo rispetto alle nuove concessioni portuali da rilasciare, ma anche rispetto a quelle esistenti ai fini del monitoraggio, del coordinamento e del controllo dell'attuazione dei piani d'impresa".

Gli ultimi 3 punti della proposta riguardano il "superamento dell'ambigua natura giuridica delle Adsp, considerate parte della pubblica amministrazione", con il superamento della contraddizione tra il "contratto privatistico" applicato ai dipendenti delle Adsp e i vincoli previsti dalla loro appartenenza pubblica amministrazione. Bisogna poi "estendere da 4 a 5 anni la durata del mandato del loro presidente" e "rivisitare la norma sull'Organismo di Partenariato della Risorsa Mare", che dovrebbe essere "un luogo vissuto dai presidenti delle AdSP come sede di proposta e di ausilio alla programmazione, valorizzando il ruolo delle categorie economiche, assorbendo le funzioni attribuite alla commissione consultiva".(ANSA).

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