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Porti: Il Noe sequestra il bacino di Monfalcone, garantita l'attività

Si ipotizzano reati ambientali in operazione dragaggi

12 giugno, 15:29
Il porto di Monfalcone Il porto di Monfalcone

 (ANSA) - UDINE, 12 GIU - Il bacino portuale di Monfalcone (Gorizia) e tre motopontoni impegnati nei lavori di dragaggio dell'area, stimata in circa 300 mila metri quadri, sono stati posti sotto sequestro oggi dai Carabinieri del Noe di Udine nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Gorizia che ipotizza reati ambientali. Quattro persone, due interne alla Società con sede in provincia di Pordenone, aggiudicataria dei lavori di manutenzione dei fondali del porto, e due con mansioni direttive rispettivamente dell'Azienda Speciale Porto e della Regione "Friuli Venezia Giulia", sono state denunciate all'autorità giudiziaria. L'utilizzo dello specchio d'acqua portuale è garantito per i normali traffici portuali. L'ipotesi è che sia stata svolta un'attività di dragaggio fanghi per una volumetria di circa 110 mila metricubi senza la prescritta autorizzazione, mascherandola come manutenzione dei fondali. Inoltre, sempre secondo l'accusa, i sedimenti non avrebbero potuto essere refluiti nuovamente in mare ma avrebbero dovuto essere collocati nelle casse di colmata. E' stato il gip del tribunale di Gorizia a emettere il decreto di sequestro preventivo dell'intera area, all'esito degli accertamenti svolti dai militari del Noe di Udine, coordinati dalla Procura del capoluogo isontino e dal Comando Gruppo per la Tutela Ambientale di Milano. Oltre all'area portuale il gip ha disposto anche il sequestro preventivo di tre motonavi allestite con gru del valore complessivo di circa 4,5 milioni di euro. (ANSA).

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