Blue economy: in Puglia confronto internazionale sullo sviluppo

(ANSA) - BARI, 21 MAR - L'Italia può sviluppare un'economica rispettosa dell'ambiente e dei suoi limiti, in grado di affrontare il cambiamento e renderlo sostenibile a 50 anni di distanza dagli 'studi sul futuro' promossi dal 'club di Roma', grazie al contributo della ricerca scientifica ed a piani strategici per sviluppare tutte le attività legate al mare. E' quanto emerso oggi a Bari nella prima giornata di confronto internazionale sulla Blue Economy, ospitata nel padiglione istituzionale della Regione Puglia, nel quartiere della Fiera del Levante. A fare il punto della situazione sono intervenuti, tra gli altri, l'assessore allo Sviluppo economico della Puglia, Michele Mazzarano, ed il professore di Ecologia dell'Università di Bari, Angelo Tursi, alla presenza del presidente della Camera di Commercio di Bari, Alessandro Ambrosi, e del presidente Unioncamere Puglia, Alfredo Prete. In Puglia ci sono grandi eccellenze in termini ambientali che generano, mantengono e sostengono - è stato spiegato aprendo i lavori, in programma sino a sabato 24 marzo - un'economia legata al mare.

"Ovviamente abbiamo anche aree critiche ed è compito dei sistema di ricerca e di quello universitario - ha sottolineato Tursi - studiare e capire quali sono i limiti per tornare alla resilienza ambientale. Stiamo formando una nuova generazione (fatta di veterinari, biologi, chimici e ingegneri) che sta dando corpo all'idea base di sostenibilità, per non farla restare - ha aggiunto Tursi - una parola vuota e quindi un'utopia. Un punto di riferimento, esempio di collaborazione tra Università, Cnr e Politecnico, è quanto stiamo realizzando nel Mar Piccolo di Taranto, caratterizzato da una grande biodiversità e situazioni critiche". "Siamo già in fase operativa e nel giro di qualche mese - ha concluso Tursi - il commissario straordinario per la bonifica di Taranto presenterà i piani d'intervento". (ANSA).