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Porti: Bolzonello, crescita traffici opportunità Fvg

10 novembre, 18:31
(ANSA) - TRIESTE, 10 NOV - "In uno scenario in cui i volumi di traffico del porto di Trieste, assieme a quelli degli altri scali dell'Alto Adriatico, registrano una forte crescita, la sfida, strutturata dal lavoro compiuto in questi ultimi anni dalla Regione, è di sviluppare, sotto la regia dell'Authority guidata da Zeno D'Agostino, le aree retroportuali del Friuli Venezia Giulia estendendone l'attività alla Carinzia, alla Slovenia e alla Croazia". Lo ha detto l'assessore alle Attività produttive e vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello, intervenendo nel corso dell'Alpe Adria Business Forum alla Tavola rotonda "Il porto di Trieste e Luka Koper - opportunità di sviluppo della regione Alpe-Adria".

L'evento, organizzato da Unione regionale economica slovena, ha affrontato la cooperazione e il networking tra le imprese in un panorama transfrontaliero tra Italia, Slovenia e Austria. Di una regione che di fatto è una specie di piattaforma logistica ha parlato ancora Bolzonello, il quale ha ricordato la connessione tra il fronte portuale del Friuli Venezia Giulia, costituito da Trieste, Monfalcone e San Giorgio di Nogaro, e gli spazi retrostanti funzionali all'intermodalità, come quelli di Fernetti, Pordenone e Cervignano. "In questo contesto - ha spiegato Bolzonello - l'allargamento della piattaforma ai porti di Capodistria e Fiume svilupperebbe le potenzialità di sviluppo dell'economia regionale attraverso il ruolo strategico delle aree retroportuali. La crescita degli scali dell'Adriatico Settentrionale - ha aggiunto - è un qualcosa di consolidato, per questo bisogna cogliere l'opportunità accelerando la realizzazione delle opere di infrastrutturazione, al fine di fornire alle imprese gli strumenti per intercettare il rilancio economico e creare occupazione".

Bolzonello ha poi sottolineato che la Regione, attraverso una produzione legislativa improntata all'innovazione, come il provvedimento del Rilanciampresa, è riuscita a dotare il mondo produttivo di uno strumento idoneo ad aumentare il grado di competitività delle aziende, riformando la realtà dei consorzi industriali riducendone numero e aumentandone la funzionalità.

"Una visione - ha concluso Bolzonello - dalla quale non si può tornare indietro: la continuità infatti è dettata dalle oggettive performance di crescita che tutti gli indicatori economici indicano per la nostra regione". (ANSA).

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