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Porti: Nord Ovest in rete, modello per il Paese

Delrio plaude protocollo intesa con Piemonte, Lombardia, Liguria

11 aprile, 14:42
Porti: Nord Ovest in rete, modello per il Paese Porti: Nord Ovest in rete, modello per il Paese

(dell'inviato Luciano Clerico) (ANSA) - NOVARA, 9 APR - Il Nord Ovest d'Italia torna a proporsi, nei fatti, come modello per l'Italia. Non lo fa in chiave "di partito", ma in chiave istituzionale. Piemonte, Lombardia e Liguria hanno sottoscritto a Novara col Ministero delle Infrastrutture un protocollo d'intesa che non ha precedenti: una cabina di regia comune per fare in modo che, in termini di trasporto merci, porti e logistica, "il mare arrivi in Lombardia". Si tratta di un'iniziativa che non ha precedenti "e che - ha detto il ministro Graziano Delrio - spero sia di esempio per il Paese. Vorrei che succedesse anche nel Nord Est, così come nelle cinque nuove aree logistiche del Mezzogiorno".

La firma del protocollo ha concluso gli Stati Generali dei Porti e della Logistica del Nord Ovest, appuntamento voluto dalle tre Regioni e dal Ministero per fare il punto sul comparto e valutare "insieme" dove e come si può migliorare, coinvolgendo tutti i soggetti: istituzioni, Ferrovie, Authority, imprese.

Per i porti italiani, il settore del traffico merci può passare dagli attuali 4,4 milioni di teu (twenty feet unit, l'unità di misura dei container) a 6,5 milioni per il 2020. E' in grado il sistema logistico italiano di gestire un traffico simile? Sì, purché vengano messe in campo le opportune sinergie.

A tutti i livelli: istituzionale, infrastrutturale, normativo, gestionale. Lombardia, Liguria e Piemonte ci provano "insieme", e con l'appoggio convinto del Governo scommettono sul futuro.

"Il coraggio di 'mettersi insieme' di questi tre governatori deve essere riferimento per tutti" ha detto Delrio. Perché i governatori Roberto Maroni, Sergio Chiamparino e Giovanni Toti sono consapevoli che c'è un intero mercato da intercettare in termini di circolazione e trasporto merci, ed è un mercato "globale" per definizione, tanto più dopo il raddoppio del Canale di Suez. Stante questo scenario, l'Italia ha due possibilità: o adegua le sue strutture e fa in modo che quelle merci transitino dai suoi porti anziché da quelli del Nord Europa; oppure si rassegna ad un inevitabile declino.

"L'inefficienza strutturale costa all'Italia tra i 40 e i 50 miliardi l'anno - ha detto Delrio -. Serve un cambiamento". Gli investimenti sui grandi collegamenti infrastrutturali (Brennero, Torino-Lione, Terzo Valico) vanno in questa direzione, così come la riforma delle Autorità Portuali, e l'accordo di programma per il potenziamento delle ferrovie prevede stanziamenti per 9 miliardi. "I primi 260 milioni sono già stati stanziati nel 2015, altri 400 lo saranno quest'anno. Ma la chiave di volta è la sinergia tra istituzioni. Il Nord Ovest lo ha capito".

Il Nord Ovest, hanno detto Maroni, Toti e Chiamparino, è da secoli la locomotiva d'Italia. E, in un'ottica condivisa di macroregione, si chiedono: come è possibile che di tutti i treni merci smistati a Novara non ce ne sia uno che arrivi dall' Italia? "Solo in Lombardia il comparto della logistica vale 10 miliardi e dà lavoro a 18mila imprese e 90 mila addetti - ha precisato Maroni -. Possibile che la quasi totalità delle merci arrivi da Rotterdam e non da Genova?". (ANSA).

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