Porti:La Spezia,da progetto Ue WiderMos soluzioni logistiche

(ANSA) - LA SPEZIA, 28 OTT - "Oggi dobbiamo proporci di considerare il porto guardando dal mare verso terra. Dal momento in cui la nave attracca. È da lì che comincia l'avventura, è da lì che si gioca la competitività di un porto": cosi' il presidente dell'autorità portuale della Spezia Lorenzo Forcieri intervenendo al convegno di chiusura del progetto europeo WiderMos che ha interessato cinque porti (La Spezia, capofila, Barcellona, Porto, Kiel e Rostok), nella ricerca di soluzioni per migliorare l'efficienza complessiva della catena logistica dal punto di vista della velocizzazione e semplificazione delle procedure. Presenti al convegno, fra gli altri, il Coordinatore delle Autostrade del Mare Brian Simpson e il responsabile delle politiche europee delle TENT e autostrade del mare, Josè Anselmo. Il progetto, del costo di circa 6 milioni di euro, ha coinvolto diversi operatori della logistica e dei trasporti, terminalisti, le agenzie delle dogane di diversi paesi, l'università e ha portato alla la realizzazione di diverse attività in tutti i cinque porti coinvolti, per rendere più efficienti i collegamenti con il loro inland. Il progetto WiderMos ha ricordato Forcieri, è basato sul concetto di integrazione operativa tra la dimensione marittima e la dimensione terreste della catena logistica, e sul concetto di multimodalità e di integrazione modale, nonché sull'integrazione funzionale e su un nuovo modello di governance operativa della catena logistica per rendere più efficiente il trasferimento delle merci. "Il porto - ha dichiarato Forcieri - va visto quindi non come un approdo in cui la nave può stare al sicuro, ma come snodo fondamentale di un sistema logistico portuale che può contribuire al miglioramento della nostra competitività se funziona bene, o al suo peggioramento, nel caso non riesca a rispondere alle esigenze sempre più pressanti della merce e dei mercati. Sta qui la ragione di esistere di un porto".(ANSA).