(ANSA) - PESARO, 1 GIU - La pizza supera di gran lunga la
piadina in provincia di Pesaro Urbino, per altro vicina alla
Romagna, patria della piadina. Sono infatti oltre 26 mila le
pizze al piatto (giro d'affari 169 mila euro) che vengono
sfornate ogni giorno in provincia di Pesaro Urbino con punte di
45-50 mila (quasi 360 mila euro) nei giorni del fine settimana.
E i pezzi di pizza al taglio o trancio sono almeno 102mila al
giorno (132 mila euro). I dati si riferiscono ad aprile 2019 e
riguardano le 638 pizzerie diffuse nel territorio (una ogni 550
abitanti). Di queste poco più di un centinaio (117) sono
pizzerie al taglio o trancio che in parte lavorano anche la
pizza al piatto. Le rimanenti 521 sono pizzerie che servono solo
pizze al piatto (da asporto o al tavolo), e poi ristoranti che
nei loro menù indicano anche pizze al piatto. I numeri sono
stati raccolti dal Centro Studi della Cna e da Cna
Agroalimentare di Pesaro e Urbino. In Italia vengono sfornate 8
milioni di pizze al piatto ogni giorno, che trasformano il
patrimonio dell'umanità Unesco - l'arte dei pizzaioli
napoletani, come testualmente riconosciuta a dicembre 2017 - in
patrimonio del quotidiano. In provincia di Pesaro e Urbino ogni
giorno il comparto muove 300 mila euro, tolti i fine settimana
in cui la cifra sale a 360 mila euro per un totale di oltre 120
milioni di euro all'anno. E per la pizza non c'è crisi che
tenga. O forse è proprio la crisi a trainarne il boom, per il
costo mediamente moderato di un cibo nutriente e gustoso. La
crescita delle imprese in provincia di Pesaro Urbino con
attività di pizzeria negli ultimi anni è stata costante (+2%
circa ogni anno). Disaggregando questo dato scaturisce che il
classico ristorante pizzeria ha perso qualche colpo (-0,3%)
negli ultimi 12 Mesi, scendendo (sia pure di poche unità). In
crescita, invece, tutte le altre tipologie di attività, che
producono e/o servono pizza per il "consumo veloce", e
sicuramente meno costoso: +3% le panetterie, +2,6% le
gastronomie, +1,9% le pizzerie da solo asporto, +1,6% le
rosticcerie, +0,4% i bar.