(ANSA) - PESARO, 27 OTT - Il Cigno, Falliero, Don Basilio e
Don Bartolo. Questi i nomi dei quattro vini della nuova linea
delle Cantine Pisaurum, ispirati a Gioacchino Rossini,
presentati a Palazzo Gradari a Pesaro. Un omaggio al compositore
pesarese e ai personaggi delle sue opere, al suo amore per il
buon cibo e la buona tavola. Una passione che ancora oggi rende
Rossini un grande "ambasciatore" dei prodotti del territorio nel
mondo. I due vini bianchi Il Cigno (Bianchello del Metauro Doc)
e Falliero (Colli pesaresi Doc Bianco) e i due rossi Don Basilio
(Colli pesaresi Parco naturale monte San Bartolo Doc Sangiovese)
e Don Bartolo (Colli pesaresi Parco naturale monte San Bartolo
Doc Cabernet Sauvignon) sono una creazione di Cantine Pisaurum,
il marchio scelto dalla cooperativa Marchedoc, che si fregia
anche del brand Colonnara, per promuovere i vini prodotti con le
uve dei soci della provincia di Pesaro della storica cantina
Vallefoglia, e ricordare il 150/o anniversario della morte di
Rossini, che ricorre il prossimo 13 novembre. Quattro vini che
mantengono il nome rossiniano che avevano in precedenza ma che
rinascono nella produzione e nel restyling dell'etichetta e
della bottiglia. Il prossimo passo, per Cantine Pisaurum, sarà
quello di interpretare le ricette di Gioachino Rossini,
ammodernandole, per renderle attuali e replicabili.
"Pisaurum è il risultato di un lavoro importante e
impegnativo iniziato quattro anni fa" spiega Patrizia
Marcellini, presidente di Marchedoc. I passaggi sono stati la
razionalizzazione e l'ammodernamento degli impianti di
vinificazione, la valorizzazione della produzione di uve dei
soci e la conversione di una parte rilevante dei vigneti verso
la produzione biologica, il miglioramento qualitativo dei vini e
la scelta di packaging moderni, il rinnovamento del punto
vendita di via Nazionale 135 a Vallefoglia (Pesaro Urbino).
Marchedoc unisce i brand di Pisaurum e Colonnara. Sono cento i
soci della cooperativa vitivinicola che coltivano
complessivamente 130 ettari di vigneti sulle colline
marchigiane. Gli stabilimenti di vinificazione sono a
Cupramontana (Ancona), dove avviene anche l'imbottigliamento, e
a San Lorenzo in Campo (Pesaro Urbino). Un milione il numero di
bottiglie prodotte nel 2017, con un fatturato di 3,2 milioni di
euro.(ANSA).