Fino al 5 marzo Girolomoni è in visita in Giappone, storico mercato di riferimento per la pasta e i prodotti bio della cooperativa marchigiana di Isola del Piano (Pesaro Urbino). Un incontro formale per ringraziare della fiducia il partner giapponese Sokensha e gettare le basi per una collaborazione futura ancora più florida, festeggiando insieme 10 anni di attività. La delegazione della Gino Girolomoni Cooperativa Agricola è composta dal presidente Giovanni Battista Girolomoni, dal direttore generale Gian Luca Bettarelli e dallo chef della Locanda Girolomoni Andrea Marzoli.
    L'export ha una quota dell'85% sugli oltre 11 milioni di fatturato della cooperativa marchigiana. Germania, Usa, Francia e Spagna sono fra i principali paesi di destinazione del prodotto bio Girolomoni. Anche il Giappone è un mercato importante e in crescita, con un fatturato annuo di circa 400 mila euro e oltre 400 punti vendita serviti. Al di là degli aspetti economici, c'è un legame speciale che lega Girolomoni al Giappone. Nel paese del Sol Levante, infatti, si recò più volte il fondatore, Gino Girolomoni, già a partire dal 1991. Un suo libro è stato anche tradotto in giapponese e distribuito in quel Paese. E' sulla base di queste relazioni che si è consolidato anche il rapporto commerciale con l'azienda di distribuzione Sokensha. "Il nostro progetto insieme a Sokensha è nato per distribuire in Giappone i cibi biologici che produciamo in Italia - afferma Giovanni Battista Girolomoni - nonché per sostenere e difendere un biologico che abbia anche un'anima e non solo un prezzo". I prodotti che la cooperativa italiana esporta in Giappone, a parte la pasta, sono olio extra vergine di oliva, aceto balsamico di Modena, passata e sughi di pomodoro. (ANSA).