Oltre 18 mila presenze, quasi 1,4 milioni di euro di incasso, il 67% del pubblico straniero. Sono alcuni dei numeri di un'edizione del Rossini Opera Festival "da record" nell'anno delle celebrazioni per i 150 anni della morte del compositore. A fare il punto il sindaco di Pesaro Matteo Ricci, il vice sindaco Daniele Vimini e il sovrintendente del Rof Ernesto Palaci. "Edizione record del Rossini Opera Festival: ottima critica, notevole ritorno d'immagine. E numeri incredibili, in particolare sugli stranieri, per un pubblico di grande qualità. Con innesti innovativi come Ranieri e registi come Pizzi è stato costruito un Festival speciale" il commento del sindaco Ricci.
"Ora siamo al lavoro sul post 150esimo con Rof, Fondazione Rossini e Conservatorio. L'anniversario - ha aggiunto - sta diventando sempre più un'occasione di promozione della città. Ma può essere un volano per lo sviluppo economico e culturale anche in futuro. Attraverso il Rof il mondo viene a Pesaro, ora la sfida è portare Pesaro e il Rof nel mondo. Parliamo di una strategia economica e occupazionale che possa durare tutto l'anno".
Presenze e incassi sono le cifre più alte nella storia del festiva, "in un'edizione molto apprezzata dal pubblico e dalla critica e seguita dai media di 25 Paesi" ha sottolineato Palacio. Gli spettatori stranieri sono giunti da 45 nazioni: Francia, Germania, Regno Unito, Giappone, Stati Uniti, Austria, Svizzera, Belgio, Spagna e Russia ai primi posti. IN aumento il pubblico giovanile, con 753 presenze tra gli under 26, grazie ad una serie di agevolazioni per giovanissimi e studenti del conservatorio, ma anche a programmi di avvicinamento all'opera per tutte le scuole oltre ai progetti dedicati "Tema rilevante è quello degli occupati nei 12 mesi - ha detto Vimini -. Un dato positivo, che amplia le ricadute virtuose, derivante dal lavoro impostato al di là del periodo canonico del Festival. Come nel caso del riallestimento in Oman de L'occasione fa il ladro. Il Rof mette a disposizione del territorio know how di professionalità. Con una proiezione estera che ha sposato il lavoro sulle celebrazioni rossiniane".
Il Rof 2018 è finito, ma va avanti un'intensa attività in collaborazione con il Comitato per le Celebrazioni rossiniane e con il Ministero degli Affari esteri: si sono tenuti o si terranno recital, masterclass, conferenze e cicli di videoproiezioni a Jakarta, Cracovia, Tirana, Valona, Pristina, Hannover, Nicosia, Strasburgo, Lima, Berlino, Wolfsburg, Astana, Amsterdam, Marsiglia, Buenos Aires, Vienna, Riga, Sydney, Garmisch-Panterkirchen, Atene, Parigi, Kuala Lumpur. La città sta lavorando al nuovo Palafestival dedicato a Scavolini, che manterrà sostanzialmente le capienze per le opere dell'attuale AdriaticArena e riuscirà ad ospitare due produzioni contemporaneamente. Già pronto il programma del Rof 2019, che si svolgerà dall'11 al 23 agosto: due nuove produzioni, Semiramide (direttore Michele Mariotti; regista Graham Vick) e 'L'equivoco stravagante' (direttore Carlo Rizzi; registi Moshe Leiser e Patrice Caurier), la ripresa di Demetrio e Polibio, messa in scena nel 2010 da Davide Livermore, diretta da Paolo Arrivabeni.
"Avremo 23 spettacoli, uno in più rispetto al 2018. Oltre a uno speciale concerto di gala celebrativo dei 40 anni del Rof, con 16 cantanti importanti" ha annunciato Palacio.
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