Ad Ancona ogni anno 140 donne si rivolgono al Centro antiviolenza. "I dati regionali rispecchiano purtroppo la situazione nazionale - spiega Margherita Carlini, psicoterapeuta e criminologa del Centro antiviolenza di Ancona -. Nella nostra struttura ci manteniamo stabili nell'accogliere più o meno dalle 130 alle 140 donne l'anno. Questi sono ovviamente le violenze che emergono, cioè quelle donne che parlano delle violenze fisiche e psicologiche che subiscono e che provano ad intraprendere un percorso di uscita da queste relazioni maltrattanti. È chiaro - aggiunge - che il gran numero in realtà è rappresentato dal sommerso, da quelle donne che ancora non riescono a denunciare, non riescono a parlarne. Ad Ancona, da ormai più di 3 anni, è stata istituita una rete territoriale (di cui è promotore il Comune di Ancona) formata da tutti gli organismi, enti e associazioni, che a diverso titolo accolgono e incontrano le donne vittime di violenza. Questo è assolutamente importante per poter garantire loro, nel momento in cui denunciano le violenze che subiscono, risposte che siano assolutamente coordinate, professionali e indirizzate in un'ottica di tutela per le donne stesse". In occasione del 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il COmune di Ancona ha organizzato vare iniziative: oltre all'illuminazione della facciata del Teatro delle Muse di arancio fino al 29 novembre, sono previste proiezioni di film, incontri pubblici, dibattiti. Tra gli altri un appuntamento al Museo Archeologico Nazionale delle Marche, il 5 dicembre, con la partecipazione di esperti di archeologia e di diritto, per parlare della violenza psicologica ed economica.
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