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Cna Marche, oltre 400 episodi l'anno

#Donne25 novembre

Cna Marche, oltre 400 episodi l'anno

Esposito, una donna su tre ha subito violenza, spesso da partner

ANCONA, 23 novembre 2017, 16:40

Redazione ANSA

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Giornata contro violenza donne - RIPRODUZIONE RISERVATA

Giornata contro violenza donne - RIPRODUZIONE RISERVATA
Giornata contro violenza donne - RIPRODUZIONE RISERVATA

Violenza fisica, maltrattamenti, molestie sessuali, stupro o tentato stupro, stalking. Ogni anno sono più di 400 le donne marchigiane che si rivolgono ai Centri Antiviolenza, operativi in tutte le province delle Marche, denunciando episodi di violenze o maltrattamenti. Autori delle violenze e dei maltrattamenti sono prevalentemente uomini di età compresa tra i 34 e i 53 anni. Complessivamente, secondo il Cid (Comitato Impresa Donna) della Cna, che ha elaborato i dati Istat, il 33,2% delle donne marchigiane (una su tre) ha subito violenza fisica o sessuale e quasi la metà (15,9%) è stata vittima del partner o dell'ex partner. Di queste, il 10,8% ha subito violenza negli ultimi cinque anni. "La metà delle violenze e dei soprusi sulle donne - dice Emilia Esposito, presidente del Comitato Impresa Donna della Cna - avviene tra le mura domestiche in una situazione che spesso è di dipendenza economica e psicologica della donna nei confronti del proprio partner. Il 25 novembre, la Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne deve essere un'occasione per rendere consapevoli gli adolescenti che gli atteggiamenti di violenza, abuso e sopruso vanno respinti e rifiutati. Fondamentale - insiste Esposito - è anche operare per garantire alle donne, oltre a un contesto sociale e culturale capace di isolare e punire i violenti, anche l'autonomia economica favorendo l'accesso al lavoro, l'incremento dell'auto imprenditorialità e, se necessario, il diritto ad un sostegno economico e sociale". Per la presidente del Cid Cna "azioni di welfare sociale e sanitario reali e della salvaguardia della salute, possono prevenire situazioni di disagio e lo scatenarsi dei violenze e soprusi". Infine "bisogna porsi l'obiettivo della consapevolezza. Spesso le donne non hanno la percezione di vivere in un ambiente non consono; non danno il giusto peso a ciò che subiscono e quando lo fanno la situazione è già troppo spesso irreparabile".
   

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