(ANSA) - Celebra il tempio della lirica maceratese
'Sferisterio 50/Esercizi di memoria: Macerata, l'opera,
l'estate', una mostra inaugurata dal soprano Raina Kabaivanska,
protagonista di alcune delle più importanti pagine della storia
dello Sferisterio.
Il percorso espositivo racconta la vita operistica dello
Sferisterio, stadio per il gioco della palla col bracciale e
contenitore dalla struttura unica: un edificio che non fu
concepito come un teatro e non venne dotato degli spazi che un
teatro vero destina alla conservazione di ciò che crea.
Pochissimo è arrivato fin a noi degli allestimenti e dei costumi
del passato. E prima del Museo Virtuale allestito sul sito del
Festival (2013) non esisteva neppure una catalogazione
accessibile degli spettacoli.
In cinque sezioni, la mostra tenta di recuperare quanto è
andato perduto attraverso la memoria personale di artisti,
appassionati e di tutti i maceratesi che hanno vissuto con il
Festival buona parte delle loro vite.
"L'esordio", è il titolo della prima sezione, che presenta
l'Aida del 1921 nella galleria Galeotti attraverso le immagini
dello studio Balelli; "Il racconto" cataloga nella Biblioteca
Mozzi Borgetti tutte le produzioni dello Sferisterio a partire
dalla ripresa dell'attività nel 1967, con un corredo di video;
"I costumi" (al Teatro 'Lauro Rossi') è la sezione dedicata agli
abiti di scena, che spesso venivano noleggiati e non sono più in
possesso dell'Associazione; "La scena" propone un'esplosione di
elementi scenografici ricostruiti nell'Auditorium San Paolo. La
quinta sezione, "Le persone", ricostruisce a Palazzo Buonaccorsi
la memoria collettiva degli abitanti di Macerata attraverso un
progetto social che descrive la vita e l'esperienza di
musicisti, figuranti, ballerini.
Grazie al progetto Macerata Digitale è possibile fruire del
percorso espositivo anche in realtà aumentata. 'Sferisterio
50/Esercizi di memoria: Macerata, l'opera, l'estate' rimane
aperta fino al 15 agosto (dal martedì alla domenica, ore 10-13 e
16-19, ingresso gratuito).
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