Saranno tre campioni del mondo anconetani, Alberto Tamberi (salto in alto), Alberto Rossi (vela), e Giorgia Speciale (windsurf) i testimonial della seconda edizione dei Giochi della Macroregione Adriatico Ionica.
La manifestazione è una sorta di micro Olimpiade dei giovani dei Paesi delle due sponde, una nuova comunità unita da legami e valori condivisi, ma è anche e soprattutto terreno e occasione di conoscenza reciproca e di scambio, di amicizia, fratellanza, integrazione e coesione tra ragazzi, ambasciatori di una Europa di pace. Gli "Adriatic and Ionian Macroregion Youth Games" si terranno ad Ancona dal 15 al 18 giugno prossimi. Sono organizzati dall'Amministrazione comunale dorica e realizzati con il supporto della Regione Marche, con la collaborazione del Forum delle Città dell'Adriatico e dello Ionio, dell'Ufficio Scolastico Regionale per le Marche, Coni, Autorità Portuale di Ancona, Camera di Commercio, Marina Militare, Segretariato per l'Iniziativa Adriatico Ionica, Aiccre e Rete Città Sane.
Oltre mille i ragazzi dai 15 ai 16 anni che parteciperanno: vengono da Croazia, Montenegro, Albania, Grecia, Bosnia Herzegovina, Serbia, Slovenia. Una ventina le città da cui partiranno le delegazioni di atleti e accompagnatori, spinte dall'azione del Forum delle Città che ha individuato, tra quelle facenti parte del proprio comitato direttivo, alcune città capofila: Spalato, Mostar, Koper, Durazzo, Kotor, Sabac e Patrasso, con la speranza che si unisca anche Olympia, città-simbolo da cui partirà il mese prossimo la fiaccola olimpica in direzione di Rio de Janeiro per le prossime Olimpiadi. "Ognuno di noi - ha detto il presidente della Regione Luca Ceriscioli - ha fatto sport e sa quali valori lo sport porta con sé, non solo agonismo ma aggregazione e condivisione.
Questa esperienza resterà unica e indimenticabile nella vita di quei ragazzi, resterà nella loro memoria come una fase importante di crescita''. ''Nel momento difficile che sta vivendo l'Europa, di terrore e insicurezza, mettere insieme lo Sport, l'amicizia e il senso di unione è un grande segnale che andava concretizzato''.