Far raggiungere alla Macroregione Adriatico-Ionica un buon livello qualitativo di start up che si occuperanno di cultura, collegandole, nella fase operativa, in un network. E' l'obiettivo di Ecapital Culture, il percorso di formazione promosso da Fondazione Marche, che si svolge fino a dicembre alla Mole di Ancona e a cui stanno partecipando 25 giovani di Albania, Croazia, Serbia, Bosnia e Erzegovina, Grecia e dieci delle Marche. Sull'iniziativa, che prevede tre mesi di percorso formativo a cura di Università Politecnica delle Marche e Istao, si è fatto il punto nel convegno ''Come creare start up culturali nella Macroregione Adriatico-Ionica''.
Finita la formazione, ha annunciato Giuliano Calza, direttore Istao, ''il percorso proseguirà con tre mesi di affiancamento per la fase di incubazione delle start up''. Perché ''lo sviluppo - ha sottolineato Francesco Merloni, presidente della Fondazione Marche - lo può dare solo l'impresa, che crea le basi anche per la cultura. Con la Macroregione, abbiamo la possibilità di costituire una comunità che crei sviluppo e in cui i giovani rappresentano l'unica speranza per ridare slancio ad un'imprenditoria, specie quella italiana, che ha subito un appannamento. L'esperienza di Ecapital Culture può essere un modello da seguire anche in altre parti del nostro Paese''. La cultura, ha osservato il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, ''è un bisogno fondamentale della persona, individuale ma anche collettivo, e, come tutti i bisogni, nel momento in cui ci si organizza per soddisfarlo, si possono creare degli spazi in un mercato, in cui promuovere delle occasioni di crescita''. Fra gli interventi, quello del console onorario della Grecia ad Ancona, Dimitris Beligiannis. ''Lo sviluppo del turismo culturale, che passa anche da questa iniziativa - ha detto Vesela Planinic, dell'ambasciata della Bosnia Erzegovina - è un modo per aiutare il nostro Paese nella strada per l'ingresso nell'Unione europea, cui appartiene per orientamento, posizione geografica e mentalità''. Per Dejana Perunicic, primo consigliere dell'ambasciata della Repubblica della Serbia, ''questa iniziativa rende concreta la costruzione della Macroregione e valorizza le ricchezze culturali dei suoi Paesi contribuendo a creare opportunità di sviluppo''.