Dal Programma di sviluppo rurale
(Psr) arrivano opportunità e risorse per prevenire dissesti e
alluvioni. Lo strumento è quello degli Accordi agroambientali
d'area che coinvolgono gli imprenditori agricoli di un
territorio limitato. Possono aderire altri soggetti, come i
gestori delle aree protette, i Comuni, i Consorzi di bonifica
che, insieme, si impegnano a realizzare interventi coordinati
per superare criticità circoscritte dell'ambito di appartenenza.
Dopo gli ottimi risultati conseguiti con i due precedenti bandi,
che hanno riguardato la tutela delle acque, ora l'obiettivo
viene rimodulato sulla prevenzione dei dissesti. La Giunta
regionale delle Marche ha approvato le linee guida per attivare
i nuovi Accordi, con le indicazioni da seguire nella
predisposizione dei Progetti d'area che saranno l'argomento di
un prossimo bando Psr.
"Un elemento di grande novità per il territorio e la comunità
regionale, introdotto allo scopo di favorire la risoluzione
delle problematiche esistenti, offrendo la possibilità di
sperimentare nuovi modelli di gestione territoriale", sottolinea
la vice presidente Anna Casini, assessore all'Agricoltura. I due
precedenti bandi hanno finanziato sei accordi territoriali che
stanno contrastando l'inquinamento, grazie a pratiche
agronomiche rispettose dell'ambiente e delle falde. Sono stati
coinvolti i territori della Valdaso, del Piceno, della Valle del
Foglia, Vellesina, Parco del Conero e Metauro. L'obiettivo ora è
di percorrere lo stesso percorso per promuovere accordi di
prevenzione del dissesto idrico e delle alluvioni, coinvolgendo
il mondo agricolo.
"Riorientiamo il bersaglio per ampliare l'efficacia e la
ricaduta dei fondi europei sul territorio - afferma Casini -.
Intanto forniamo indicazioni di indirizzo per creare una base
omogenea di riferimento per coloro che vorranno cogliere questa
opportunità, indicando le strategie di aggregazione. La
complessità delle misure ambientali e agronomiche da perseguire
richiedono l'emanazione preventiva di linee guida che
favoriscano la partecipazione al prossimo bando attraverso un
progetto d'area finanziabile con i fondi europei".
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