"La Strategia adriatico ionica è
uno strumento operativo efficace e una sfida per le future
attività dell'Europa, in quanto rappresenta una scelta
programmatica capace di sviluppare progetti strategici e di
rafforzare la coesione territoriale". Lo ha affermato
l'assessore regionale alle Politiche comunitarie, Manuela Bora,
nel saluto ai componenti del Governing Board, l'organismo che
coordina il lavoro dei gruppi tematici attraverso i quali si
sviluppa la strategia europea in quest'area geografica.
Una sorta di 'consiglio di amministrazione' formato dai
rappresentanti dei governi aderenti che si è riunito per la
sesta volta, a partire l'approvazione della Strategia Adriatico
Ionica (Eusair). Ancona lo ospita per la seconda volta, dopo
quello del 2015. L'appuntamento del 2017 coincide con l'inizio
della presidenza italiana della Strategia e dell'Iniziativa
adriatico ionica che ha preso avvio dal giugno scorso. Il
sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri,
Sandro Gozi, in un video messaggio, ha confermato l'attenzione
del governo nazionale verso gli sviluppi della Strategia. Bora
ha anche auspicato "un allineamento degli interventi alle
esigenze di tutti i territori adriatici e ionici, dopo le
iniziali difficoltà determinate dalla scarsità delle risorse
economiche previste, poi recuperate grazie all'impegno di tutti
i Paesi". L'appuntamento alle Muse di Ancona, come ha riferito
Riccardo Strano, capo unità Strategia adriatico ionica della
Regione Marche, è anche l'occasione per fare il punto su Adrion,
il progetto a supporto della strategia, approvato dalla
Commissione europea e finanziato con 117 milioni di euro. Un
primo bando si è concluso con 35 proposte pervenute e un impegno
richiesto di 45 milioni di euro. All'inizio del 2018 partirà il
secondo bando che dovrebbe drenare altri 45 milioni per
iniziative da realizzare nei quattro Stati membri (Italia,
Slovenia, Croazia, Grecia) e nei quattro in pre adesione
(Albania, Serbia, Montenegro, Bosnia Erzegovina). Le risorse di
Adrion dovranno agire da propulsore delle politiche di sviluppo
dell'area, facendo leva su settori condivisi, come l'economia
marittima, ambiente marino, trasporti e turismo sostenibile.
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