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Sviluppo aree interne,Marche a Bruxelles

Marche & Europa

Sviluppo aree interne,Marche a Bruxelles

Assessori Bora e Sciapichetti: "primi a adottare strategia"

ANCONA, 11 ottobre 2017, 16:00

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Le azioni intraprese dalla Regione Marche per lo sviluppo delle aree interne sono state al centro di un seminario che si è svolto a Bruxelles nell'ambito degli 'Open Days' 2017, la Settimana europea delle Regioni e delle città. Un "importante momento", si legge in una nota, per confrontare progetti e idee con altre quattro regioni europee: Andalusia, Murcia, Bretagna e Cornovaglia, che hanno scelto di far ricorso allo strumento dell'Iti (Investimenti territoriali integrati) per il rilancio delle zone lontane dai centri attraverso i fondi comunitari. "La Regione Marche - afferma l'assessore alle Politiche Comunitarie Manuela Bora - è tra le prime in Italia ad aver adottato questa strategia per contrastare l'abbandono dell'entroterra e rilanciarne lo sviluppo e l'ampliamento dell'offerta di servizi, come scuola mobilità e salute.
    L'appuntamento di Bruxelles ha rappresentato una grande opportunità per attivare sinergie con realtà importanti di altri Paesi europei, scambiandoci informazioni utili a programmare in maniera efficace e raggiungere risultati strategici per il territorio". Nelle Marche sono state individuate tre aree interne su tre ambiti territoriali: Basso Appennino Pesarese e Anconetano, entroterra Maceratese e zona dell'Ascolano. "Per il loro rilancio - aggiunge l'assessore alle Aree Interne Angelo Sciapichetti - la Giunta ha approvato lo stanziamento di oltre 26 milioni di euro di fondi comunitari, di cui 9,5 già messi a disposizione per finanziare la strategia presentata dall'area pilota pesarese-anconetana, la prima in Italia ad avviare la sperimentazione". La realizzazione del progetto è già entrata nel vivo e prevede l'attivazione di una rete di ospitalità di nuova concezione denominata 'La rete degli asili d'Appennino, dimore della creatività nelle Alte Marche', con la quale si intende valorizzare il patrimonio ambientale, culturale, agroalimentare e ricettivo.
   

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