La Regione Marche ha inviato alla
Commissione europea il documento definitivo sulla strategia per
la ricerca e l'innovazione 'Smart specialisation', necessario
per accedere al Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) nel
periodo di programmazione 2014-2020. "A ogni Regione viene
chiesto di individuare i vantaggi competitivi e le
specializzazioni tecnologiche più coerenti con il loro
potenziale di innovazione, specificando gli investimenti
pubblici e privati a supporto della strategia", spiega
l'assessore alle Politiche comunitarie, Manuela Bora.
Le Marche hanno prodotto un documento condiviso con il
territorio, valorizzando i punti di forza dell'economia e
dell'identità regionale, insieme alle potenzialità di
innovazione locale. Vengono individuati alcuni ambiti
applicativi avanzati, come la domotica, la meccatronica, la
manifattura sostenibile, la salute e il benessere. Settori uniti
dalla trasversalità della Ict (Information communication
technology), cioè dallo scambio digitale delle informazioni che,
insieme ai servizi innovativi, rappresenta un fattore
determinante per favorire una reale trasformazione del sistema
produttivo marchigiano. Su queste strategie è stato avviato un
confronto con la Commissione europea e il ministero dello
Sviluppo Economico che ha prodotto il documento finale.
"La strategia focalizza l'attenzione su un numero limitato di
priorità, in termini di settori produttivi e di ambiti
tecnologici, su cui concentrare gli investimenti in ricerca e
innovazione nelle Marche - continua Bora -. Questo per
sviluppare un vantaggio competitivo durevole, basato sulla
capacità di diversificazione e sulla specializzazione
tecnologica, per consentire l'adattamento dei sistemi produttivi
territoriali al rapido mutamento dei mercati".
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