Un corso qualificante come aiuto
cuoco inaugura il Polo professionale del penitenziario di
Ancona-Barcaglione, primo esempio strutturato nelle Marche con
lo scopo di facilitare il reinserimento dei detenuti nella
società. Presto verrà attivato anche un corso di meccanica. E'
già partita l'attività, finanziata con 72.900 euro del Fondo
sociale europeo, per 16 ospiti del carcere (ci sono anche tre
uditori) da formare come aiuto cuoco, figura che supporta lo
chef nelle varie fasi di preparazione dei piatti: 600 ore di
didattica - sei ore al giorno per quattro giorni ogni settimana
- forniranno una qualifica spendibile all'esterno. L'iniziativa
ha visto impegnati il Garante dei diritti, Andrea Nobili, la
Regione, il provveditorato dell'amministrazione penitenziaria
E-R e Marche per istituire il polo professionale e per avviare i
corsi. Non è un'attività "spot", ha rimarcato Manuela Ceresani,
la direttrice del penitenziario, ma una formazione che avrà
"continuità" grazie alla "sinergia tra le istituzioni".
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