"L'incendio che ha interessato il
27 febbraio la discarica di Ca' Asprete a Tavullia è l'ultimo di
una serie impressionante di incendi più o meno 'accidentali' che
hanno interessato delle discariche di materiali sia
indifferenziati che speciali in Italia". Così il sen. Mauro
Coltorti (M5s), presidente della Commissione Trasporti. "I costi
di smaltimento dei rifiuti, in particolare di quelli speciali,
sono altissimi - rileva - e non è la prima volta che in casi
simili assistiamo ad incendi. Come nel caso della ditta Orim di
Piediripa a Macerata (azienda di trattamento di rifiuti
speciali, ndr) lo scorso ottobre. I fumi che si sprigionano da
questi roghi sono estremamente pericolosi con sostanze tossiche,
come le diossine, che vanno a spargersi su un territorio più o
meno vasto in funzione dei venti. Nel caso della Orim - ricorda
Coltorti -, sebbene in un primo momento le campionature non
sembrassero evidenziare particolari criticità nelle sostanze
cadute al suolo, poi, invece, sono giunte analisi delle acque di
falda con concentrazioni elevatissime di sostanze tossiche. Le
acque di falda alimentano i pozzi utilizzati in agricoltura, e
dunque le sostanze giungono spesso a contatto con prodotti
alimentari". "Il Ministero è già stato allertato ed investigherà
sull'incendio di Ca' Asprete come ha già fatto in casi simili -
annuncia il senatore penstastellato -. Sebbene sia difficile
individuare l'eventuale natura dolosa dell'incendio, è
altrettanto evidente la necessità di rispettare le più
elementari norme di prevenzione per tutelare la salute e la
sicurezza dei cittadini".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA