Si chiama Estrabot: è un robot umanoide alto 60 cm che grazie a sensori, fotocamere, microfoni e un giroscopio collegati a un sofisticato software, può muoversi, parlare, ballare, cantare e interagire con le persone in 19 lingue. E' stato donato alla Fondazione Ospedale Salesi dall'azienda Estra Prometeo e da oggi servirà a stimolare e rallegrare i piccoli ricoverati del Salesi, coadiuvando le terapie dei reparti di spirometria e chirurgia. Messo alla prova in un incontro con la stampa nelle sale dell'ospedale pediatrico, Estrabot ha sfoderato tutte le sue capacità, dando vita a un balletto e dicendo a uno dei piccoli pazienti: "dai, tirati su di morale, ci sono anch'io ad aiutarti. Ci divertiremo insieme". "Un modo - ha commentato il direttore generale degli Ospedali Riuniti Michele Caporossi - per non far vedere ai bambini l'ospedale come un ambiente sanitario, facendogli vivere l'esperienza di un amico diverso ma vicino, e ricordando a tutti noi che il Salesi non è solo muri".
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