Non ci dovrebbero essere
nuovi danni, "al massimo un aggravamento di quelli esistenti e
comunque già gravi", ma ogni volta che il terremoto si fa
sentire, "si riaprono le ferite" dell'anima. Lo dice all'ANSA il
sindaco di Muccia Antonio Baroni, dopo le due scosse di
magnitudo 3.5 e 3.4 e lo sciame sismico della scorsa notte. A
Muccia si convive con il terremoto da un anno e mezzo: "ci si
riesce finché le scosse sono di due gradi - spiega il sindaco -,
se l'intensità è più alta, come la scorsa notte, quando abbiamo
avuto due 'belle' scosse, la paura si riaccende". "Anzi -
aggiunge - io credo che la paura non finirà mai, o forse tra
qualche anno. Insomma, siamo sempre sotto pressione
psicologica". La scorsa notte comunque nessuno si è precipitato
in strada: "Chi abita in casa propria al massimo andrà a dormire
in auto, chi sta nei container o nelle soluzioni abitative di
emergenza (Sae) si sente più tranquillo".
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