Già nel 2016 l'azienda ospedaliero
universitaria Ospedali Riuniti di Ancona ha scalato posizioni
nella classifica italiana, ponendosi nella prima metà; nel 2017
l'obiettivo è di "far parte della famiglia dei primi 20 ospedali
italiani". E' ciò, ha spiegato il direttore generale Michele
Caporossi, che mostrano i dati dell'Integrated Report 2016 sui
sei capitali fondamentali (finanziario, umano, intellettuale,
relazionale, produttivo e naturale) e il trend dell'attività.
Più che come un quadro della situazione 2016, ha spiegato
Caporossi, l'azienda utilizza il Report per valutare
trimestralmente il raggiungimento degli obiettivi strategici del
piano 2017-2019 per gli indicatori di economicità, qualità,
esito e sicurezza.
Nel bilancio sociale viene incluso l'aspetto della "lotta per
l'integrità, per la sicurezza e per prevenire qualsiasi fenomeno
distorsivo" che riguarda anche "tutte le cose che non vanno nel
rapporto tra obiettivi e risultati". "Noi utilizziamo risorse
che vengono dai cittadini - ha ricordato Caporossi - dobbiamo
essere una casa di vetro". Agli Ospedali Riuniti "le norme
vengono rispettate": da quelle sulla contabilità a quelle per
gli appalti fino a tutte le altre. Ad esempio, ha riferito il
manager, "per gli appalti non abbiamo proroghe illegittime" e
"abbiamo un presidio assoluto per il reclutamento del personale
dal punto di vista delle graduatorie e dei concorsi".
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