Undici indagati per disastro colposo e omicidio colposo, tra cui il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi e l'ex primo cittadino Luana Angeloni, in relazione ai danni per circa 180 milioni causati dall'alluvione del 3 maggio 2014, che registrò anche tre decessi, di cui uno direttamente riconducibile all'evento calamitoso. E' quanto risulta dalla richiesta di proroga delle indagini che la Procura di Ancona ha inoltrato a fine luglio al gip Antonella Marrone. Considerato che entro il termine del 30 luglio non è stato possibile concludere le attività investigative, scrive la Procura, "sussiste una giusta causa" per prorogare il termine di sei mesi fino alla data del 28 febbraio 2018.