La manifattura è sempre il motore centrale di sviluppo della regione ma ha bisogno di elevare ancora di più i propri standard di qualità. In questa direzione va la Smart specialisation strategy, Strategia di ricerca e innovazione per la specializzazione intelligente delle Marche, presentata ad Ancona, orientata su quattro assi: manifattura sostenibile, domotica, meccatronica, comparto salute e benessere. Elementi cui si affiancano le nuove tecnologie dell'informazione e i servizi avanzati alle imprese. Alla strategia, nel periodo di programmazione 2014-2020, la Regione Marche dedicherà 507 milioni del Fondo di sviluppo regionale, Fondo sociale europeo e Fears per lo sviluppo rurale. Con i primi bandi del Fesr, sono stati finanziati 437 progetti, con il coinvolgimento di 576 imprese e risorse per 51,2 milioni, che hanno attivato investimenti per 104,6 milioni. Dieci le linee d'intervento percorribili: ricerca e innovazione, salute e benessere, start up, applicazione industriale dei risultati della ricerca, digitalizzazione, made in Italy, infrastrutture e servizi avanzati, fonti energetiche alternative, internazionalizzazione e agroalimentare. "Definire questa strategia è una tappa fondamentale per la nostra regione - ha detto l'assessore regionale alle Attività produttive, Manuela Bora -, con cui confermiamo il valore produttivo della manifattura puntando su innovazione e sostenibilità e anche su obiettivi legati al benessere e alla longevità attiva".
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