''Una buona vita significa
anche una morte dignitosa, nel riconoscimento rispettoso del
termine naturale dell'esistenza di ciascuno. Un termine che non
va anticipato con l'eutanasia, né si deve tentare di spostare in
avanti a tutti i costi con l'accanimento terapeutico. Ma credo
che su questi fronti siamo tutti d'accordo''. Il ministro della
Salute Beatrice Lorenzin ha parlato anche della ''dignità del
vivere'' nel suo intervento al 26mo Convegno dei Medici
cattolici, che si è aperto oggi ad Ascoli Piceno, alla presenza
del segretario di Stato Vaticano card. Pietro Parolin.
''Penso che sia questo l'obiettivo della cura e del prendersi
cura della fragilità: dare dignità al vivere delle persone più
fragili'' ha detto Lorenzin. ''Proprio il riconoscere il diritto
alla dignità dell'esistenza di ogni persona ci ha portato ad
essere tra i primi paesi in Europa e al mondo nelle cure
palliative'' ha ricordato.
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