"E' incredibile, questa storia non
finirà mai". Così Michele Curina, il fratello di Annarita, la
skipper pesarese uccisa nel 1988 da Filippo De Cristofaro, alla
notizia della sua ennesima fuga, secondo quanto riporta il
legale della famiglia, l'avv. Stefano Tornimbeni. La reazione,
racconta Tornimbeni, è stata di "sconforto e angoscia. Non
abbiamo parole, è una vicenda che fin dall'inizio non fa che
creare angoscia e dolore nella famiglia, e continua a distanza
di 29 anni". Tornimbeni ha espresso anche "sdegno, perché è
impossibile da digerire quello che è successo. Tutto è stato
fatto con leggerezza, senza tenere in considerazione i
sentimenti della parte offesa". Il legale ce l'ha non solo con
le autorità portoghesi ma anche con le italiane, per quel
permesso premio che era stato accordato a De Cristofaro nel
2014, quando poi era fuggito dal carcere di Porto Azzurro. Un
pensiero va anche alle forze di polizia che "lavorano a vuoto,
perché i loro sforzi sono vanificati".
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