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Sisma, classe non c'è ma bimbi a scuola

sisma

Sisma, classe non c'è ma bimbi a scuola

A Montefortino sindaco contro Usr, 'burocrazia insensibile'

MONTEFORTINO (FERMO), 16 settembre 2016, 12:36

Redazione ANSA

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Sisma: documento Comune su scuola - RIPRODUZIONE RISERVATA

Sisma: documento Comune su scuola - RIPRODUZIONE RISERVATA
Sisma: documento Comune su scuola - RIPRODUZIONE RISERVATA

E' pieno scontro istituzionale a Montefortino (Fermo), mille abitanti, uno dei paesi del cratere sismico. L'Ufficio scolastico delle Marche non ha autorizzato la formazione di una classe di prima media perché otto bambini sono troppo pochi, ma il sindaco Domenico Ciaffaroni insiste nella sua richiesta e, con il consenso dei genitori e di alcune mamme insegnanti volontarie, tiene da ieri i bambini a lezione in una classe che ufficialmente non esiste, rifiutandosi di mandarli alle medie di Amandola, dove sono stati iscritti già a maggio. Il primo cittadino si scaglia contro ''una burocrazia insensibile alla sofferenza di una popolazione colpita dal terremoto'', il direttore generale dell'Ufficio scolastico Ugo Filisetti replica che ''le regole dell' ordinamento scolastico vanno rispettate'', e non intende inserire in prima media i 5 migranti di 16-17 anni ospiti nel locale centro di accoglienza, come vorrebbe il sindaco. ''Un ragazzo di quell'età - osserva - non può studiare con bambini di 10 anni'', e ha diritto ad un percorso didattico adeguato. Ciaffaroni si fa forte dell'ordinanza di Protezione civile n. 393 del 13 settembre scorso, in base alla quale nei comuni di Marche, Lazio Umbria e Abruzzo colpiti ''dall'eccezionale evento sismico del 24 agosto scorso si può procedere in deroga ai limiti numerici per la composizione delle classi''. E in serata trasmette una domanda formale all'Usr e al ministro Stefania Giannini insistendo per l'iscrizione dei migranti arrivati con gli sbarchi senza documenti (''sono minori, nessuno sa quanti anni hanno davvero''), o almeno per la concessione di una pluriclasse. ''Sono io l'autorità di protezione civile - tuona -, la scuola è 'mia', la vigilanza la garantisco io. Mandassero pure i carabinieri a chiuderla''. Filisetti ricorda che ''Montefortino e Amandola distano pochi chilometri, e sono collegati da un servizio di trasporto pubblico''. L'obbligo scolastico è appunto un obbligo, non si possono tenere ''parcheggiati'' otto bambini. ''I piccoli terremotati devono stare vicino ai genitori - controbatte il sindaco -, un insegnante c'è già, ne mancano 'uno 'e mezzo, e lo Stato può fare uno sforzo economico in una situazione drammatica come la nostra''. La Prefettura di Fermo è informata della vicenda, che promette sviluppi. 

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