A parte qualche spesa personale,
non vi fu alcun "ladrocinio" nella gestione dei fondi dei Gruppi
consiliari regionali delle Marche tra il 2008 e il 2012. Lo ha
detto durante la sua requisitoria il pm Ruggiero Dicuonzo,
sottolineando tuttavia come l'accusa di peculato a carico di 66
persone tra consiglieri, ex e addetti ai Gruppi, derivi dal
fatto che vi fu uno "sviamento" dei fondi dall'attività dei
Gruppi come espressioni del Consiglio, rientrante tra le spese
previste dalla Legge 34 del 1988, a quella più prettamente
politica dei Gruppi, dei consiglieri e dei partiti di
riferimento. La Procura, ha rimarcato il pm davanti al Gup
Francesca Zagoreo, non ha "intenti moralizzatori" e non accusa
gli imputati di "ladrocinio" o di "spese pazze", bensì contesta
uno "sviamento" dei fondi.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA