Il decreto sui rimborsi agli
obbligazionisti delle 4 banche poste in risoluzione non soddisfa
i consumatori, dato che "oltre il 50% di loro resterà fuori
dalla procedura di rimborso automatico e dovrà comunque adire il
Tribunale per vedere riconosciute le proprie ragioni" E' quanto
afferma l'avv. Paola Formica dell'Adusbef.
La valutazione del provvedimento, seguita, "è ancor più
negativa rispetto agli obbligazionisti della Banca delle Marche
che hanno acquistato una specifica obbligazione dal 2006 al
2009, i quali sono stati completamente dimenticati dal Governo
nonostante che nei loro ordini di acquisto non vi fosse la
dicitura 'subordinata'. Essi hanno scoperto di avere
un'obbligazione subordinata solo dopo l'azzeramento delle
obbligazioni confrontando il codice isin citato dal
provvedimento della Banca d'Italia. Tutto ciò è stato segnalato
alla Banca d'Italia e al presidente Nicastro con reclami
formali, a cui ad oggi né la Banca d'Italia né il Governo ha
dato una risposta". La proposta del governo è "inaccettabile -
conclude la delegata di Adusbef - poiché costringe gli
espropriati ad adire azioni giudiziarie per vedersi riconosciuto
un diritto, che non avrebbe mai dovuto essere leso, visto che la
Banca era sottoposta per legge alla vigilanza della Consob e di
Bankitalia".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA