I difensori di Antonio Tagliata, detenuto nel carcere di Marino del Tronto (Ascoli Piceno), hanno chiesto che il ragazzo sia trasferito in una struttura psichiatrica, ad Ancona o a Milano, per completare la consulenza psichiatrica e permettergli di curarsi in modo adeguato. E' la richiesta avanzata al Gip di Ancona dalla difesa del diciottenne, reo confesso di aver ucciso a colpi di pistola i genitori della fidanzata sedicenne, Fabio Giacconi e Roberta Pierini. L'istanza, ha spiegato l'avv. Luca Bartolini, si basa su una consulenza "intermedia" del consulente psichiatra Gabriele Borsetti che ha già riscontrato un progressivo peggioramento delle condizioni del ragazzo, in considerazione di "profili di patologie" tra le quali anche un "disturbo della personalità". Il giovane, ha detto l'avvocato per esemplificare, "è passato dall'assunzione di farmaci ansiolitici ad anti-psicotici". A gennaio, Antonio aveva bevuto candeggina in cella ed era stato trasportato in ospedale per accertamenti. Nei giorni scorsi, ai genitori che lo hanno incontrato in carcere, ha riferito di essere ora sorvegliato a vista: durante una perquisizione nella cella, gli agenti avrebbero trovato un biglietto in cui il ragazzo prefigurava atti autolesionistici.

Il 18 febbraio Tagliata dovrebbe essere sentito dal Gup dei minori nel procedimento a carico dell'ex fidanza accusata di complicità nel duplice delitto: viste le condizioni del diciottenne, però, appare più che probabile che l'audizione slitti di nuovo. Antonio aveva detto di essere stato in qualche modo istigato dalla sedicenne, che avrebbe gridato "spara, spara" durante il presunto tentativo di chiarimento tra i fidanzati e i genitori di lei che ostacolavano la relazione. La sofferenza psicofisica del 18enne, secondo lo psichiatra, deriverebbe anche dalla separazione dalla ragazza con la quale aveva costruito un "mondo a sé stante, con tutto il resto che restava fuori". Per la sedicenne, l'istanza di revoca della reclusione in istituto di pena minorile si discuterà il 12 febbraio in Cassazione.