Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Marche
  1. ANSA.it
  2. Marche
  3. Feto bimba in sacchetto: interrogatorio 15enne

Feto bimba in sacchetto: interrogatorio 15enne

Ancora nessuna traccia madre bambina

Si è conclusa l'autopsia sul feto di 5 mesi, di sesso femminile, scoperto da due quindicenni il 23 dicembre scorso a Civitanova Marche. Il corpicino era nella busta di carta di una nota boutique. L'esame autoptico è stato eseguito dal medico legale Antonio Tombolini, che ha effettuato diversi prelievi utili, oltre che a delineare le caratteristiche specifiche del Dna come richiesto dalla Procura della Repubblica di Macerata, a stabilire le cause esatte della morte, avvenuta nel momento o pochi istanti dopo il parto prematuro, quasi certamente provocato da farmaci. Il medico legale si è preso tre mesi di tempo per presentare il referto definitivo.

Ancora nessuna traccia della donna che due giorni prima di Natale ha partorito una bambina di 5 mesi, forse con un aborto illegale indotto farmacologicamente, e poi, da sola o con l'aiuto di un complice, ha abbandonato un sacchetto con il feto morto su una panchina della stazione dei bus di Trodica di Morrovalle (Macerata), dove una studentessa quindicenne dice di averlo ritrovato casualmente. La procura di Macerata, che procede contro ignoti per interruzione illegale di gravidanza, ha rinviato a data da destinarsi l'autopsia sul corpicino della bimba - di pelle chiara, probabilmente di origine asiatica - e domani interrogherà di nuovo la quindicenne, alla presenza dei genitori. Il feto era deposto in un sacchetto di plastica contenuto in una busta di carta della boutique 'Agnetti'. La minore sostiene di averlo portato prima a casa e poi a Civitanova Marche, dove l'ha aperto insieme ad una coetanea nell'androne di un palazzo di via Dalmazia, facendo la macabra scoperta. Tutte le ipotesi restano aperte: la polizia ha controllato ricoveri e accessi ai pronto soccorso degli ospedali della zona, e sta visionando i filmati di numerose telecamere di sorveglianza. E' risultata irrilevante la segnalazione di una donna straniera di 30 anni che il 22 o 23 dicembre si è presentata nell'ospedale di Macerata per una perdita ematica dovuta ad un aborto, avvenuto però diverse settimane prima della morte del feto sconosciuto. La signora verrà comunque sentita dagli investigatori. Di scarsa utilità anche le riprese di una delle otto telecamere della gioielleria 'Dora Lombardi' di Trodica di Morrovalle relative ad un furgone bianco, tipo camper, che alle 4 della notte del 23 dicembre si è fermato in via Dante Alighieri, dove c'è la pensilina dei bus. Le immagini mostrano una donna scendere dal portellone posteriore del furgone, e dirigersi verso un distributore di benzina sulla parte opposta del piazzale. In quel momento però nella zona c'era una fitta nebbia, e le riprese non mostrano molto di più. Gli inquirenti sperano che la quindicenne, che verrà sentita presso il Commissariato di Civitanova Marche, possa ricordare qualche particolare che le era sfuggito o che le era sembrato non rilevante.

E' venuta al mondo viva, ma è deceduta subito dopo il parto, avvenuto senza traumi né uso di mezzi chirurgici. Probabilmente la madre è stata assistita da una persona esperta; lo fanno pensare il cordone ombelicale reciso con delle forbici e non con mezzi di fortuna, e le condizioni del feto, lavato bene e pulito prima di essere infilato in un sacchetto di carta e quindi nella busta di plastica di una boutique. I pm Claudio Rastrelli e Luigi Ortenzi hanno aperto un fascicolo contro ignoti per il reato di interruzione illegale di gravidanza. Gli agenti della Squadra mobile di Macerata e quelli del Commissariato di Civitanova Marche, dove è avvenuta la macabra scoperta, seguono diverse piste. Ci si concentra in particolare sull'esame delle immagini girate dalle telecamere fisse che si trovano nei pressi dell'androne di Palazzo Pistilli, in via Dalmazia, dove due 15enni hanno aperto il sacchetto e scoperto il feto. Con le due minori c'erano altri ragazzini, perché quello è un luogo abituale di ritrovo. Le due amichette sono state interrogate separatamente ieri notte in Commissariato, alla presenza dei genitori.

      RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

      Video ANSA



      301 Moved Permanently

      301 Moved Permanently


      nginx
      Vai alla rubrica: Pianeta Camere


      Modifica consenso Cookie