(ANSA) - JESI (ANCONA), 23 NOV - "Questo non e' un salvataggio, ma un sequestro dei cittadini. Ho perso i risparmi di una vita". Settantatre anni, ingegnere in pensione, il signor Vincenzo Maria da Jesi (Ancona) è sul piede di guerra. Nel giro di una notte, ha visto azzerato il valore di tutte le sue azioni detenute in Banca Marche. Lascia l'ombrello nell'atrio - "sono una persona pacifica, io" - e si dirige agguerrito verso lo sportello della sede di Corso Matteotti a Jesi della Nuova Banca delle Marche spa, la 'good bank' nata dalle ceneri del vecchio istituto, da ieri in liquidazione coatta amministrativa.
    Una soluzione che salva, ribadisce Banca d'Italia, "i depositi i conti correnti e le obbligazioni ordinarie", ma per la quale le perdite sono state assorbite in prima battuta dagli strumenti di investimento più rischiosi: le azioni e le obbligazioni subordinate". Oltre 40 mila i piccoli soci della 'vecchia' banca, alcuni dei quali, come Vincenzo Maria, vivono oggi il loro personale 'day after'. Non molti però si presentano agli sportelli; altri, interpellati dall'ANSA, si dichiarano "rassegnati". Come la signora Luisa, 81 anni: "le azioni le avevo già salutate, da tempo". Allo sportello è venuta per le solite operazioni di cassa, visto che è "correntista da una vita". "Non ho mai avuto preoccupazioni sui depositi - spiega - era chiaro che avrebbero fatto di tutto per salvare la banca dal bail in", pero' rimpiange "la vecchia Cassa di Risparmio di Jesi. Era una 'signora' banca, affidabile e con le sue filiali la sesta nell'Italia centrale. Una storia rovinata da speculatori e malgoverno". Correntista da un trentennio presso la filiale di Corso Matteotti è Gian Battista, 64 anni.
    Informatissimo, come tutti, sa già che il bancomat dal quale sta prelevando è quello della 'Nuova Banca delle Marche': "vecchia o nuova, per me è sempre la stessa. E tra pochi giorni mi concederà un mutuo, le pratiche sono a buon punto". "Non ho mai ipotizzato di andarmene, forse ci avrei pensato se avessi avuto sopra i 100 mila euro di depositi", gli fa eco Luigi, 59 anni, che ha appena prelevato. "Una banca nuova? Per me è sempre la stessa'' obietta. ''Una banca vecchio stile, con le buone maniere dei dipendenti, la possibilità di gestire le grane direttamente parlando con il direttore della filiale, ma anche con vecchie procedure, che dopo due anni di commissariamento mi auguro vengano ammodernate". (ANSA).