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Ted Neeley, il mio Gesù rock

Ted Neeley, il mio Gesù rock

Serata evento Jesus Christ Superstar a Macerata il 4 settembre

MACERATA, 02 settembre 2015, 13:33

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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(di Alessandra Massi)  - Non chiamatelo musical: Ted Neeley, l'iconico interprete di Jesus Christ Superstar nei teatri di mezzo mondo e del celebre film di Norman Jewison, ribadisce che si tratta di una "Rock Opera" sugli ultimi 7 giorni di vita di Gesù. A oltre 70 anni, Neeley interpreta il ruolo del Nazareno in una serata evento allo Sferisterio di Macerata il 4 settembre, nell'imponente allestimento prodotto dalla Peep Arrow Entertainment e firmato Massimo Romeo Piparo, in versione originale e con orchestra dal vivo, che in 120 repliche e un celebration day all'Arena di Verona ha attirato 250 mila spettatori. In scena con Neeley anche Feysal Bonciani (Giuda), Simona Distefano (Maria Maddalena), Paride Acacia (Hannas), Emiliano Geppetti (Pilato), Claudio Compagno (Simone), Francesco Mastroianni (Caifa), Francesco Italiani (Pietro) e Salvador Axel Torrisi (Erode), un ensemble di 24 tra acrobati, trampolieri, mangiafuoco e ballerini, con coreografie di Roberto Croce, scene di Giancarlo Muselli e costumi di Cecilia Betona. Decenni a contatto con un ruolo (la prima edizione teatrale è del 1970 e Neeley ne fu uno dei primi interpreti) che il cantante, musicista e compositore non si è stancato di esplorare, anche se non si è mai concretizzata l'idea di uno scambio di ruoli tra lui e il mitico Carl Anderson, il tormentato Giuda nero che tanto ha colpito gli spettatori di varie generazioni a cinema e a teatro. "La mia interpretazione - racconta - è cresciuta continuamente e profondamente in ogni produzione con cui ho avuto l'onore di collaborare. C'è una potente presenza spirituale che ci circonda sul palcoscenico, mentre i numeri musicali vanno avanti. In questa drammatica concettualizzazione degli ultimi sette giorni della vita di Gesù, creata e raccontata tramite la magnifica musica di Andrew Lloyd Webber e i brillanti testi Tim Rice - insiste - c'è sempre una nuova profondità da scoprire. Conosciamo tutti la storia. Ora possiamo vedere e capire ogni personaggio in maniera più viva grazie alla musica, in questa originalissima interpretazione in stile Rock Opera della più grande storia mai raccontata. Il modo in cui vedo i personaggio ora?... Be' lasciamo parlare la musica". Neeley comunque non cessa di stupirsi della riposta a Jesus Christ Superstar da parte del pubblico. "Sin dall'inizio è stato un bel mix di tutte le età. Ho notato che non importa chi sei, da dove vieni e quanti anni hai, c'è sempre qualcosa di molto commovente in questa storia, raccontata attraverso le parole e la musica di questa Rock Opera, che ognuno poi porta con sé quando lo spettacolo è finito. E' qualcosa di forte che rimane con gli spettatori". Famoso soprattutto per il ruolo di Gesù, il cantante ha al suo attivo altri show di culto come Hair o la prima interpretazione di Tommy, altra Rock Opera, nella prima edizione senza gli Who, oltre a spettacoli dal vivo, canzoni e album. "Voglio sperimentare tutte le varie forme di espressione dell'industria dell'intrattenimento: la cosa che più mi attrae è la possibilità di comunicazione personale che vive in ognuno di essi. Quindi se ho la possibilità di coltivarli tutti, la possibilità di quella comunicazione cresce in modo esponenziale". E per non farsi mancare nulla, oltre a un ruolo in Django Unchained e al tour di Jesus Christ Superstar in giro per l'Europa, l'ultimo progetto è un nuovo, oltraggioso film intitolato 'Alleluia! The Devil's Carnival'. La premiere c'è stata nei giorni scorsi a Hollywood, con tanto di red carpet.
   

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