Nell'augurare buon lavoro al nuovo
direttore generale dell'Asur Alessandro Marini, il consigliere
regionale Mirco Carloni (Marche 2020-Area Popolare), gli fa
presente in una lettera aperta "le emergenze sanitarie
riscontrate in campagna elettorale parlando con migliaia di
cittadini".
"Le liste di attesa - sottolinea Carloni - sono fuori da ogni
accettabilità favorendo in modo evidente il privato fuori
regione". "Il Sistema sanitario, laddove non è stato realizzato
un ospedale provinciale come la provincia di Pesaro Urbino -
aggiunge - non ha dato risposte adeguate. Il rischio della
chiusura degli ospedali dell'entroterra, come quello di Pergola,
gli ospedali trasformati in case della salute che non dialogano
con gli ospedali di Fano e Pesaro, evidenziano l'assenza di una
trasparente e chiara strategia, queste valutazioni concorrono
quindi ad aumentare il dato di mobilità passiva verso altre
regioni e verso altri privati".
Carloni prega Marini di "porre ogni sforzo, soprattutto per
le persone più deboli, qui infatti si sta consumando il vero
divario sociale e sanitario, diventando ingiustizia sanitaria.
Chi conosce qualcuno, chi se lo può permettere o chi ha un
parente - rileva il consigliere di Marche 20230-Ap - ha il
diritto di scegliersi le cure e i tempi di prestazioni.
Viceversa, la maggior parte della popolazione suo malgrado
attende oltre un anno per la diagnostica e viene rimpallata tra
centralini telefonici, sistemi sanitari e ospedalieri che,
troppo spesso, non hanno al centro il malato e la salute".
"Attendiamo i suoi atti in aula - conclude - con fiduciosa
speranza".
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