"Il problema va affrontato capendo il dramma che c'è dietro, ma anche i limiti di operatività, perché esiste un diritto internazionale, esistono delle regole, la sovranità nazionale di altri Paesi e noi ci dobbiamo muovere in questa cornice". Così la presidente della Camera Laura Boldrini, durante una visita alla redazione Rai delle Marche, ha risposto a una domanda dei giornalisti sulle soluzioni da trovare per l'emergenza naufragi di barconi con migranti nel Mediterraneo.
La Boldrini ha commentato poi la scarsa partecipazione dei deputati durante l'informativa urgente del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni sull'uccisione del cooperante Giovanni Lo Porto: "Ho provato rammarico a vedere un'aula che non era così piena come sarebbe dovuta essere",
La presidente si è trasferita poi a Jesi, per la presentazione al Teatro Pergolesi del suo libro "Lo sguardo lontano" ai ragazzi della città marchigiana.
"Credo che una politica oculata, oltre a fare le riforme, debba puntare soprattutto a ridurre le disuguaglianze", ha detto la presidente della Camera parlando davanti ad una platea di studenti. "La democrazia - ha ribadito - ha bisogno dell'ascensore sociale, della possibilità che un lavoratore possa progredire e che la classe media non si senta minacciata. Ridurre le disuguaglianze - ha concluso - non è solo una questione di etica ma di democrazia". E ancora: "La democrazia oggi rischia di non essere apprezzata. Oggi i giovani danno per scontata la libertà di fare sciopero, di manifestare o di esprimere opinioni oltraggiose". Per questo il 25 Aprile "è una grande occasione per ricordare chi eravamo, da cosa ci siamo liberati, da quale cultura oppressiva, razzista, liberticida ci siamo liberati". Ma - ha aggiunto - "è anche un monito a non considerare la libertà un bene che è per sempre. La libertà la dobbiamo custodire e rafforzare ogni giorno. Non basta andare a votare una volta ogni 5 anni, serve una cittadinanza attiva".
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