"Abbiamo chiuso un accordo che può
portare alla vittoria". E' soddisfatto il coordinatore regionale
di Fi Remigio Ceroni, fin dall'inizio convinto della bontà
dell'alleanza, rispetto all'accordo siglato con il governatore
uscente Gian Mario Spacca, la sua 'creatura' Marche 2020 e Area
popolare. Nessun imbarazzo rispetto al cortocircuito che si è
creato nel sostenere un presidente, ex Pd, che Fi ha contrastato
dall'opposizione: "E' il governo Pd - chiosa Ceroni - che ha
portato al disastro economico la regione, con aziende che
chiudono, la disoccupazione che cresce e famiglie che non sanno
come arrivare a fine mese".
La responsabilità, spiega, è del Pd, che attraverso
l'assessorato al Bilancio "ha saccheggiato imprese e famiglie",
imponendo una "tassazione insopportabile", e attraverso
l'assessorato alla Sanità ha risucchiato "l'85% delle risorse".
"In consiglio regionale - ricorda Ceroni - c'erano 18
consiglieri Pd: ben poco ha potuto fare Spacca rispetto allo
strapotere dei Democratici". Dunque, "nessun imbarazzo: per noi
- ribadisce il coordinatore di Fi - vengono prima le Marche e i
marchigiani, e questo ci fa dimenticare le cose che ci hanno
visto contrapposti a Spacca". "Abbiamo sottoscritto un programma
- aggiunge - che si prefigge in primo luogo il rilancio
dell'occupazione, il sostegno alle imprese e la sicurezza.
Vogliamo ridare speranze alla regione. I marchigiani dovranno
decidere se votare il Pd, il partito delle tasse e della
distruzione, o la nostra coalizione, che rappresenta il
cambiamento". Quanto alle liste, "ci stiamo lavorando", ha
concluso Ceroni, confermando il ticket Spacca-Celani, cioè il
governatore e l'ex presidente della Provincia e ed ex sindaco di
Ascoli Piceno.
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