"Ho accettato di correre (alle
primarie del centrosinistra per le regionali, ndr), perché sono
stato proposto come una candidatura unitaria. Ceriscioli e Ricci
sono stati i primi a propormi. Ora leggo sulla stampa che sono
in Regione da 30 anni e che è ora di cambiare. In questi anni
non sono sempre stato in Regione, ma mi sono dedicato ad altro".
Lo ha detto Pietro Marcolini, assessore regionale al bilancio e
candidato alle primarie, durante la tappa ad Urbino del suo tour
elettorale.
"Ho gestito un consorzio di grandi imprese - ha detto -, ho
diretto un centro per la creazione d'impresa con selezione
europea, ho collaborato con organismi internazionali, ho
insegnato all'università e ricoperto cariche dirigenziali e
amministrative in ambito pubblico. Oggi metto questa mia
esperienza a disposizione per la guida della Regione Marche".
Marcolini ha elencato le sfide da affrontare. "Dobbiamo lavorare
su tre fronti: quello economico, quello sociale e quello
istituzionale. Ci sarà un gran lavoro da fare e noi lo
affronteremo con ottimismo realista". Ma oltre alle nuove sfide,
ha rivendicato i risultati raggiunti: "le Marche sono una
regione sana che può rivendicare un ruolo nazionale grazie a
quanto siamo riusciti a fare nel governo dei conti pubblici e
della sanità. Ad esempio il personale regionale: abbiamo un
rapporto dipendenti-popolazione che è meno della metà di quello
della Campania". Ad accogliere Marcolini a Urbino l'on. Alessia
Morani, l'assessore regionale alla Sanità Almerino Mezzolani,
sindaci, amministratori locali, il segretario comunale del Pd
Scaramucci e quello provinciale Gostoli, il mondo
universitario.
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