''Solo un lavoro, una giusta
occupazione del tempo, un interesse, può ridare dignità alla
pena detentiva''. Lo ha detto il neo cardinale Edoardo
Menichelli intervenendo all'incontro interregionale dei Garanti
che si è aperto nella sala Ricci del Consiglio regionale.
Menichelli ha ricordato le sue visite nelle celle e la forte
impressione da lui sempre avuta nel rendersi conto che un
detenuto passa ore ''inutili'' senza fare nulla.
''Le amministrazioni hanno il dovere - ha detto Menichelli -
di studiare ogni formula per permettere attività lavorative
nelle carceri''.
Sulla stessa linea il rappresentante del Dap venuto da Roma,
Eustachio Petralla, che ha spiegato come 'anche questa sia
l'attenzione dell'Amministrazione, che è cosciente del
'contenuto' del tempo. Già l'idea della sorveglianza dinamica,
cioè permettere al detenuto di uscire dalle celle e solo
dormirci è un passo avanti, perché permette di vivere una
socialità. Ma bisogna anche, questo è il nocciolo della
questione, ri-pensare l'idea di carcere''.
Per Petrella infatti, ''strutture e spazi in Italia non sono
stati pensati per ri-costruire la vita di un detenuto, ma la
strada è quella: dall'idea di carcere-centrico a mezzi meno
invasivi per recuperare chi ha sbagliato''.
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