"I fatti parlano, la mia faccia
parla, le carte parlano...". Lucia Annibali ha risposto così
all'ingresso dei giudici in camera di consiglio ai giornalisti
che chiedevano cosa si aspettasse dal processo. "Comunque io
vado avanti con me stessa, per la mia strada come sempre. Gli
altri si faranno più o meno anni fuori o dentro, e faranno i
conti convivranno con loro stessi, questo è un dato di fatto".
L'avvocatessa ha voluto ringraziare "la procura, i
carabinieri e il mio avvocato per l'attenzione che mi hanno
dedicato". Un saluto speciale lo ha riservato alla sua città, a
quella di Parma, ai suoi amici e al suo chirurgo e ha
ringraziato "tutti per l'affetto, che è la cosa più importante".
Poi, ha aggiunto, "io vado avanti con me stessa come sempre".
Dagli imputati non sono arrivate scuse né segni di pentimento,
gli fanno notare: "Non è un mio problema ma un problema di
altri. Non cambia molto per me".
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