(ANSA) - ANCONA, 22 NOV - La violenza sulle donne è un
fenomeno presente e in crescita anche nelle Marche. Lo
testimoniano i dati del Rapporto annuale sul fenomeno della
violenza contro le donne, curato dall'Osservatorio regionale
delle Politiche sociali e condiviso con le operatrici dei cinque
centri antiviolenza.
I dati più significativi - raccolti ed elaborati tramite il
nuovo web service messo a regime nel 2014 con una scheda di
rilevazione condivisa - rilevano che, rispetto al 2012, si
registra un aumento allarmante dei "contatti" ai Cav. Sono 439
rispetto ai 307 del 2012, articolati per territori provinciali:
a Fermo risultano più che triplicati con 22 contatti nel 2012 e
70 nel 2013; a Macerata 46 nel 2012 e 72 nel 2013. Nella
provincia di Pesaro e Urbino sono stati 71 nel 2012 e 110 nel
2013. Ad Ancona 126 nel 2012 e 147 l'anno successivo.
Anche i dati in corso di progressiva acquisizione per il 2014 ci
danno un trend in aumento. Ma "si tratta di un dato da leggere
in due direzioni - spiega l'assessore Paola Giorgi Giorgi -. Da
un lato è un segnale importante della maggiore consapevolezza
femminile e del ruolo fondamentale dei Cav quale punto di
riferimento dedicato. Ma dall'altro è un segnale di un complesso
disagio relazionale che attraversa la società".
A chiedere aiuto sono le donne tra 53 e 34 anni, coniugate
(44%), italiane (75%), con figli (70%), soprattutto minorenni
(47%). Si conferma, quindi, il dato relativo alla dimensione
"familiare" del fenomeno e quello della cosiddetta violenza
"assistita", ovvero sotto gli occhi dei figli: nel 67% dei casi
si è di fronte a donne "coniugate" o "separate/divorziate".
Quanto alla condizione professionale, solo il 28,5% è occupata
"in maniera stabile", mentre il 38% risulta "occupata in maniera
precaria" o "disoccupata/in cerca di lavoro", evidenziando la
dimensione aggiuntiva della fragilità economica.(ANSA).