Fonderia Casati "oggi si può
definire un'Industry 4.0" grazie agli investimenti fatti negli
ultimi anni. A dirlo è l'a.d. e Cfo dell'azienda, Chiara Casati,
spiegando che per sostenere il piano industriale la fonderia ha
deciso di rivolgersi anche al mercato dei minibond, con
un'operazione che "ha coinvolto l'intera azienda facendo fare un
salto culturale a livello amministrativo e finanziario".
Nel 2017 l'azienda della famiglia Casati, specializzata nella
fornitura di fusioni in ghisa per l'industria automobilistica,
decide di emettere 4,2 milioni di euro sul segmento
professionale ExtraMot Pro di Borsa Italiana. "La decisione è
maturata nel 2016 quando abbiamo deciso di impostare un piano
industriale molto impegnativo per la nostra realtà perché si
trattava di un investimento che superava il 50% del fatturato
della nostra azienda - spiega l'a.d.-. Reputavamo opportuno
differenziare le risorse finanziarie, quindi, non solo attingere
al mercato tradizionale del debito, ma fruire di risorse
straordinarie del mercato alternativo". Il piano di Fonderia
Casati "comportava un esborso di 11 milioni di euro,
parzialmente finanziato con il sistema tradizionale" e prevedeva
la realizzazione di una fonderia 4.0. Questo impegno, precisa
l'imprenditrice, "ha comportato un salto del 25% a livello del
turnover che dobbiamo non solo consolidare ma anche
implementare", dando vita ad un impianto produttivo moderno,
digitalizzato e interconnesso. Fondata a Varese nel 1972 da
Gaudenzio Casati, la fonderia è guidata da Gianluigi Casati con
i suoi tre figli e ha fatturato circa 22 milioni di euro nel
2018.
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