(ANSA) - MILANO, 25 APR - La crisi come occasione per l'esplosione della creatività: è questa l'idea che sta dietro alla settima edizione del Triennale Design Museum di Milano che quest'anno focalizza la sua attenzione sul tema dell'autosufficienza produttiva. 'Il design italiano oltre le crisi. Autarchia, Austerità, Autoproduzione' è il titolo dell'esposizione di una selezione di circa 600 opere.
In mostra fino al 22 febbraio 2015 ci sono esemplari di autori fra cui Fortunato Depero, Fausto Melotti, Carlo Mollino, Franco Albini, Gio Ponti, Salvatore Ferragamo, Achille Castiglioni, Marco Zanuso, Bruno Munari, Alessandro Mendini, Gaetano Pesce, Enzo Mari, Andrea Branzi, Ugo La Pietra fino a Martino Gamper, Formafantasma, Lorenzo Damiani, Paolo Ulian, Giulio Iacchetti, Donata Paruccini, Carlo Contin, Francesco Faccin.
Tre i periodi storici presi in esame: gli anni trenta, gli anni settanta e gli anni zero. ''L'idea alla base - spiegano dal museo - è che il progettare negli anni delle crisi economiche sia una condizione particolarmente favorevole allo stimolo della creatività progettuale''. Ne sono esempio le origini del design italiano, che risalgono appunto agli anni Trenta, o i distretti produttivi nati negli anni Settanta, o ancora le autoproduzioni del nuovo millennio.