La Lega fa "pressione" sulla Corte
Costituzionale "perché approvi comunque il referendum per la
cancellazione della quota proporzionale della legge elettorale,
nonostante non abbia i requisiti per essere ammesso".
E' l'accusa del capogruppo del Pd lombardo, Fabio Pizzul,
dopo che la commissione Affari Istituzionali del Consiglio
regionale lombardo ha approvato una proposta d'atto
amministrativo sul conflitto d'attribuzione con cui "la Lega -
afferma Pizzul - in pratica, chiede che il referendum si celebri
ma che il risultato entri in vigore solo dopo sessanta giorni,
ingiungendo nel frattempo al Parlamento di modificare i collegi
elettorali".
"Questa pressione - aggiunge Pizzul in tono polemico -
evidente nei confronti della Corte Costituzionale è proprio un
bel modo per dare il benvenuto alla nuova presidente Marta
Cartabia a cui noi, invece, auguriamo buon lavoro".
La proposta d'atto amministrativo è passata in commissione
con i soli voti della Lega, mentre Forza Italia e il Gruppo
Misto si sono astenuti in attesa di considerazioni più puntuali
durante il dibattito in Aula. Nel corso dell'illustrazione, il
consigliere leghista Alessandra Cappellari, presidente della
commissione, ha spiegato che il testo mira "a porre alla Corte
Costituzionale la questione del conflitto, affinché sia la
stessa Consulta,qual ora dovesse esserci un vuoto legislativo
nella norma elettorale, ad esprimersi con l'obiettivo di
salvaguardare sia il diritto dei cinque Consigli regionali di
chiedere il referendum, sia quella dei cittadini di esprimersi
sul tema".
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